Grana Padano, storico accordo Ue-Cina anti contraffazioni

storico accordo grana padanoStorico accordo per il “Grana Padano” e il “Prosciutto di Parma” che sono tra le prime dieci denominazioni europee ad aver ricevuto in Cina la tutela – in quanto Indicazioni Geografiche Protette – contro imitazioni e falsi.

Cibi cinesi

Nel contempo, l’Ue ha riconosciuto altrettanti alimenti di qualità d’origine cinese.

Annuncio di Ciolos

Lo ha annunciato il commissario Ue all’agricoltura Dacian Ciolos sottolineando che “la Cina sarà uno dei principali mercati di esportazione dei prodotti alimentari europei”. Il riconoscimento da parte di Pechino delle prime Indicazioni Geografiche europee rappresenta – secondo gli addetti ai lavori – una grande opportunità per le nostre eccellenze alimentari, ma anche un importante riconoscimento, da parte del più grande mercato di consumatori al mondo, della tradizione e della qualità dei produttori Ue.

Esito positivo ‘progetto test’

Ha dato quindi esito positivo il ‘progetto-test’ Ue-Cina, avviato poco più di un anno fa, che prevedeva il riconoscimento di dieci Denominazioni d’Origine e Indicazioni Geografiche da parte di Pechino. Ovvero di altrettanti alimenti di qualità d’origine cinesi da parte di Bruxelles.

Importante passo avanti

“Il completamento del progetto – ha detto il commissario Ciolos – costituisce un importante passo avanti. Adesso stiamo cercando di mettere a frutto questo successo nei negoziati in corso per la conclusione di un più ampio accordo bilaterale sulle indicazioni geografiche, che ci auguriamo di concludere nel corso del 2013”.  

Prodotti europei

Oltre alle eccellenze italiane tutelate nello storico accordo come il Grana Padano, gli altri prodotti tutelati dalla Cina sono i formaggi francesi Comte’ e Roquefort, gli inglesi Cheddar e Blue Stilton. Inoltre gli oli d’oliva spagnoli Priego de Cordoba e Sierra Magina. Nonchè il salmone scozzese e le prugne francesi d’Agen.

E quelli cinesi

Invece, tra le indicazioni geografiche cinesi riconosciute dall’Ue ci sono vermicelli, aglio, tè, aceto di riso, prodotti della pesca, oltre a specifici tipi di asparago, mela e pomelo. Queste denominazioni cinesi vanno ad aggiungersi alle oltre mille eccellenze alimentari di cui l’Italia è leader in Europa. Nel 2010 il valore totale delle esportazioni di indicazioni geografiche verso la Cina è ammontato a più di 650 milioni di euro.

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