Padiglione Lombardia al Vinitaly 2013, si punta sull’export
Navigano a gonfie vele sui mercati europei e Nord americani, ma la bussola export per i vini lombardi punta con decisione anche verso Giappone, Hong Kong e Messico. A confermarlo, a pochi giorni dalla 47ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in programma alla Fiera di Verona dal 7 al 10 aprile, sono i dati Istat.
La crescita delle esportazioni
Per i vini lombardi, infatti, il 2012 si è chiuso con una crescita dellʼexport dellʼ11,2%, quasi il doppio del già lusinghiero +6,5% registrato a livello nazionale. In totale lʼexport del settore vinicolo lombardo ha raggiunto il valore di 237 milioni di euro.
Un ottimo risultato, con il quale i vini di Lombardia si preparano al passaggio dal silenzio delle cantine ai riflettori del Vinitaly. Lʼappuntamento con buyer, operatori del settore e giornalisti è fissato nel “salotto” del Padiglione Lombardia, allestito come da tradizione al secondo piano del Palaexpo (il primo edificio che si incontra varcati i cancelli di VeronaFiere).
Maroni: momento di grande rinnovamento
A salutare la partenza della collettiva lombarda per Verona anche Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia. “È un momento di grande rinnovamento nella vita dellʼistituzione regionale ed è per me un privilegio – ha affermato il presidente Maroni – poter muovere in primi passi come presidente della Lombardia a fianco dei nostri viticoltori, celebrando lʼavvio della decima legislatura con i vini del nostro territorio”.
Un padiglione da record
Uno spazio di 8.500 metri quadrati, 4.400 dei quali allestiti, la collettiva lombarda rappresenta la prima per numero di espositori (203 le aziende vitivinicole presenti, per oltre mille vini in degustazione) e la seconda in termini di superficie. Inoltre, il Padiglione Lombardia, che nel 2012 ha registrato oltre 50.000 visitatori su un totale di 140.000 che hanno frequentato la rassegna, è il più strutturato in termini di servizi, tanto da essere considerato a buona ragione il ‘salotto’ della manifestazione.
Fava: qualità straordinaria
Al suo interno, in primo piano ci sarà ancora una volta la qualità. “Lʼanno che ci siamo lasciati alle spalle – ha spiegato lʼassessore allʼAgricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava – sarà ricordato per la prolungata siccità che ha caratterizzato la stagione estiva, compromettendo le rese delle nostre colture. Stando ai dati della vendemmia 2012, la produzione di uva segna un calo dellʼ11%. La qualità, tuttavia, si preannuncia straordinaria. Lʼassenza di precipitazioni ha infatti avuto anche effetti benefici sulle piante. Che hanno subito meno aggressioni da parte di organismi nocivi. Consegnando nelle mani dei viticoltori grappoli in ottime condizioni. Non solo. La qualità si conferma essere il faro che guida, tra i filari come in cantina, per le scelte Padiglione Lombardia al Vinitaly 2013 aziendali dei viticoltori lombardi”.
17.500 ettari per vini a denominazione
“Non a caso – ha aggiunto lʼassessore Fava – su 21.000 ettari rivendicati, 17.500 sono destinati alla produzione di vini a denominazione”.
Lombardia, terra di vino
Dal Lugana, primo vino lombardo a ottenere il riconoscimento di Doc nel 1967, alla Doc Valtènesi datata 2011 – che nel suo primo anno di vita ha già registrato un più 24% di superficie vitata – sono 42 le denominazioni vanto della nostra regione: 5 Docg, 22 Doc, 15 Igt. Una ricchezza di offerta, in termini di tipologie e qualità, che è specchio della varietà di ambienti, di clima e terroir che caratterizzano la Lombardia: montagna, collina e grandi laghi.
Grandi e piccoli
Non sorprende, quindi, che accanto allʼOltrepò Pavese, terza area viticola a livello nazionale per estensione, e alla Valtellina, la più grande area vinicola terrazzata di montagna in Italia, trovino spazio nella nostra regione nicchie. Quali quella del Moscato di Scanzo, la più piccola Docg italiana, e del Botticino, una delle più piccole Doc nel panorama nazionale. Né che, pur producendo poco meno del 3% del vino a livello nazionale, la Lombardia contribuisca per lʼ8% alle denominazioni di qualità. Che in Italia, tra Docg, Docg e Igt, sono complessivamente 521.
Valorizzazione della regione
Il Padiglione Lombardia punta soprattutto a valorizzare la vocazione vitivinicola della regione sostenendo l’export dei vini lombardi. Questo, infatti, è lʼobiettivo con cui due istituzioni come Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia hanno unito le proprie forze a servizio della rete dei Consorzi di Tutela e delle aziende vitivinicole lombarde.
Collaborazione consolidata
Una collaborazione ormai consolidata, che poggia saldamente su un accordo di programma sottoscritto nel 2006 con lo scopo di promuovere il sistema delle imprese lombarde. Nonchè renderlo più competitivo e sempre più proiettato verso i mercati internazionali. Con un sostegno concreto all’export dei vini lombardi.
Lʼexport come ricetta anti-crisi
Un fattore importante che, in un momento in cui i consumi interni soffrono, ha garantito ai vini lombardi una notevole crescita sui mercati esteri. “Il traino della domanda estera è ora diventato essenziale per il comparto enoagroalimentare, che sconta la stagnazione dei consumi interni”, ha sottolineato Emanuele Bertolini, presidente della Camera di Commercio di Sondrio e membro del Consiglio di Unioncamere Lombardia. “Vinitaly è il principale momento di comunicazione della capacità produttiva e della qualità dei vini italiani; la presenza unitaria, importante e qualificata delle imprese lombarde dà un segnale unico della coesione e della volontà di crescere delle nostre aziende”.
Nulla da invidiare
“I nostri vini non hanno nulla da invidiare ai migliori prodotti mondiali – ha proseguito Bertolini -. La crescita dellʼexport dei vini lombardi dellʼ11,2% registrata nel 2012 conferma che anche i consumatori esteri se ne sono accorti. E che lʼobiettivo a cui dobbiamo aspirare è quello di fare della produzione vitivinicola lombarda un altro fattore di eccellenza riconosciuto a livello mondiale. Accanto alla moda e al design”.
I numeri dell’export dei vini lombardi
Secondo lʼelaborazione di Unioncamere Lombardia su dati Istat, i primi cinque mercati di destinazione per i vini lombardi sono Stati Uniti (75,6 milioni di euro di valore export), Svizzera (30,3 milioni di euro), Germania (30,1 milioni di euro), Canada (16,1 milioni di euro) e Giappone (12,7 milioni di euro). Tra questi, quello che ha registrato lʼincremento maggiore nel 2012 è il mercato del Sol levante (+54,8%). Davanti a quello svizzero (+16,7%), statunitense (+16,4%), tedesco (+15,8%) e canadese (+4,6%).
Altri mercati in crescita
Ma lʼexport di vini lombardi è cresciuto molto anche a Hong Kong (+23%), in Messico (+17,3%) e in Norvegia (+11%). In lieve flessione, ma sempre significativo nei volumi, il mercato cinese. Che, con un valore di 5,4 milioni di euro resta lʼottavo in ordine di grandezza per i produttori vitivinicoli della Lombardia.
Consorzi, custodi della qualità
A vigilare sulla qualità dei vini lombardi e a interpretare, insieme alle istituzioni, anche un ruolo di promozione, sono gli undici Consorzi di tutela che prenderanno parte al Padiglione Lombardia. Ovvero Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani (per Colli Morenici Mantovani e Lambrusco Mantovano), Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica).
Ricco calendario di incontri e degustazioni
Ricco il calendario di incontri e degustazioni per buyer, operatori e giornalisti che vorranno conoscere meglio la variegata offerta dei vini lombardi. Il ‘catalogo’ dei vini a loro disposizione spazia di molto. Dagli spumanti metodo classico della Franciacorta e dellʼOltrepò pavese ai rossi corposi ed eroici della Valtellina. Si va quindi, dai bianchi fermi del Lugana al taglio bordolese della Valcalepio. E dai rossi vivaci della pianura alle piccole e piccolissime produzioni sulla collina di San Colombano e sui pendii delle Terre Lariane che affacciano sul lago di Como. Fino ai passiti da meditazione del Moscato di Scanzo. Abbastanza per soddisfare gli appassionati più esigenti. Non solo in Italia, ma anche allʼestero.
Le eccellenze lombarde in vetrina
Alcune curiosità per il Viniatly 2013 che segna la tendenza all’export dei vini lombardi.
La Valcalepio sposa l’ecosostenibilità
Il Consorzio Tutela Valcalepio (BG) lancia in occasione di Vinitaly la nuova campagna per la raccolta dei tappi di sughero e in plastica presso i ristoranti, per ridurre gli sprechi e favorire il riciclo dei due materiali più comunemente utilizzati per le chiusure delle bottiglie. Specialità della casa il Valcalepio Doc, la giovane Terre dei Colleoni e il Bergamasca Igt, proposti in abbinamento con i piatti della tradizione bergamasca agli stand B7-C7 del Padiglione Lombardia.
La mappa genetica del Moscato di Scanzo
Il Moscato di Scanzo (BG), la più piccola Docg d’Italia (17,65 ettari rivendicati alla produzione nel 2012), è finito sotto il microscopio dei ricercatori della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. L’operazione ha consentito di svelare la sequenza del Dna che custodiva da millenni i segreti di questo rarissimo vitigno.
Franciacorta firma la primavera a Vinitaly
L’unione di passioni fa 70, quante le aziende della Franciacorta (BS) che firmeranno la primavera alla quarantasettesima edizione di Vinitaly. Per approfondire la conoscenza dei loro vini, nell’area Franciacorta del Padiglione Lombardia sarà allestita una sala degustazioni riservata. In grado di accogliere fino a 40 giornalisti e operatori del settore.
Lugana vendemmia tardiva
Tempo di vendemmia tardiva in casa Lugana. Quest’anno il Consorzio tutela Lugana (BS) presenta in anteprima al Vinitaly (lunedì 8 aprile alle 15, stand A9-A10) la nuova versione vintage 2011 sullo stile delle vendange tardive alsaziane. Un prodotto ottenuto dalla “surmaturazione” delle uve in pianta, non eccessivamente dolce, ma più morbido e denso del Lugana Doc.
La Valtènesi si tinge di rosso
Il Valtènesi (BS) si tinge di rosso. Oltre all’annata 2012 del Valtènesi Chiaretto Doc, al Vinitaly ci sarà spazio anche per la sua prima versione in rosso, che ha debuttato lo scorso autunno con l’annata 2011. L’appuntamento è allo stand D8 del Padiglione Lombardia. Dove, come da tradizione, per rinfrescare il pomeriggio si potrà gustare l’ormai classico gelato al Chiaretto.
I vini della Leonessa
Appuntamento con i Consorzi della cintura bresciana allo stand D9 del Padiglione Lombardia. Lo spazio istituzionale ospiterà il Botticino, il Cellatica, il Montenetto, l’Igt Valcamonica e il San Martino della Battaglia. Ovvero la piccola Doc gardesana che proprio a Vinitaly ufficializzerà il nome alternativo assegnato alla zona per indicare in etichetta l’utilizzo del vitigno Tocai.
Un nuovo punto vendita per Terre Lariane Igt
Crescono i giovani del Consorzio Terre Lariane (LC). Quelli che stanno lottando per riportare sul loro territorio la coltivazione della vite. Un’operazione non solo economica, ma anche culturale e paesaggistica. Quest’anno saranno a Vinitaly con 15 produttori. Alcuni dei quali al loro debutto. Per loro tante novità in arrivo, a partire dall’apertura, a maggio, di un punto vendita del Consorzio, nel quale saranno disponibili tutte le etichette.
Battesimo per il nuovo Consorzio dei Vini Mantovani
Battesimo ufficiale per il nuovo sodalizio dei Vini Mantovani, che ha riunito sotto un’unica istituzione i tre Consorzi vitivinicoli del territorio: Consorzio Provinciale per la Tutela dei Vini Mantovani (creato nel 1979), Consorzio Colli Mantovani Doc e Consorzio Volontario del Lambrusco Mantovano. Una razionalizzazione che consentirà di valorizzare al meglio i prodotti della terra dei Gonzaga.
Un libro per celebrare i 25 anni del Consorzio San Colombano
Il Consorzio San Colombano (MI) spegne 25 candeline. E, per celebrare l’evento, si regala il romanzo intitolato “Il vino, un gesto d’amore”, omaggio all’attività dei 30 viticoltori che mantengono vivo il mito del vin de Milan. Il volume verrà presentato dal Consorzio al Vinitaly domenica 7 aprile alle 15 nel Padiglione Lombardia (stand C7).
Bonarda & Friends
L’Oltrepò pavese guarda ai giovani. E, dopo il successo dei suoi vini tra gli amanti della tradizione, punta ad allargare la platea dei consumatori tra le nuove generazioni con lo spot “Bonarda & Friends” lanciato su internet, per raccontare i valori positivi di un vino legato al suo territorio.
Vino musica e benessere per la Valtellina
Non solo vino allo stand della Valtellina (SO). L’esperienza per i visitatori si allarga all’accoglienza e al benessere. Oltre a confermare il sodalizio con Radio Number One, che avrà una propria postazione all’interno dello stand e coprirà l’evento parlando di territorio, cucina e turismo, il Consorzio Vini Valtellina propone anche la Vip Room e l’Area Wellness.