Firmato da ministro De Girolamo stato calamità per maltempo in Lombardia, Fava: “Lo Stato non cerchi le risorse nel PSR”

“E’ stata firmata dal ministro De Girolamo la dichiarazione dello stato di eccezionale avversità atmosferica relativa agli eventi calamitosi che si sono verificati nei  mesi scorsi in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana”. A dare l’annuncio è stato il Sottosegretario alle Politiche agricole, Maurizio Martina. “Si tratta di un atto fondamentale per poter aiutare gli agricoltori colpiti dal maltempo – ha spiegato  Martina in una nota – che potranno così  accedere ai contributi del Fondo di solidarietà nazionale. Sono sicuro che le imprese colpite dal maltempo sapranno utilizzare le risorse al meglio per poter ricominciare quanto prima a lavorare, contribuendo ancora al successo dell’agroalimentare regionale e nazionale”.

Le Regioni potranno  accedere ai contributi previsti dal  Fondo di solidarietà nazionale, da destinare al ripristino delle infrastrutture pubbliche, delle strutture aziendali e alla ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.

La dichiarazione firmata dal Ministro consente la sospensione dei contributi previdenziali e a rimborsi in favore delle aziende agricole danneggiate, nei limiti previsti dalla dotazione di bilancio nazionale, cui possono concorrere le singole Regioni con ulteriori stanziamenti, ove disponibili o attivando anche i fondi comunitari previsti dai Programmi di sviluppo rurale, nel cui contesto è prevista un’apposita misura, denominata ‘Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali.

Le domande di intervento potranno essere presentate alle autorità  indicate dalla stessa Regione entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

REGIONE SUBITO ATTIVA – “Esprimo la mia soddisfazione – ha commentato l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava – per la firma del decreto che riconosce lo stato di calamità. Mi auguro che in questo modo vengano tacitati tutti gli sproloqui da incompetenti su presunte procedure errate o incomplete. Ribadisco che la Regione  si è attivata immediatamente, senza perdere un minuto di tempo,  deliberando i danni subiti nelle province di Mantova, Sondrio, Cremona, Pavia e Lodi, e ringrazio il Ministro per aver finalmente dato una risposta positiva alle nostre richieste”.

LE RICHIESTE – Regione Lombardia, a fronte di danni stimati che hanno superato i 30 milioni di euro, dopo le immediate ricognizioni delle Amministrazioni Provinciali nei territori colpiti ha potuto deliberare già nella seduta di Giunta del 25 luglio le stime per i rimborsi dei danni, inviandole al Ministero affinché venissero riconosciuti. Sono state richieste:

– per le province di Mantova, Cremona e Lodi al Ministero provvidenze (art. 5 comma 6 del D.lgs. 102/2004) inerenti danni a infrastrutture, strutture e impianti di competenza degli enti di bonifica operanti sui territori provinciali per un totale di € 8.013.750,00;

– per la provincia di Pavia provvidenze per danni alle infrastrutture viarie (strade interpoderali ad uso agricolo) e canali di scolo acque superficiali per un totale di € 7.172.000,00;

– per la provincia di Sondrio provvidenze per danni alle strutture aziendali intese quali muri di sostegno e contenimento delle aree terrazzate della Valtellina € 15.600.000,00.

ENTRO 45 GIORNI ISTANZA PER RISARCIMENTO – Con l’odierna firma del decreto ministeriale, sono stati riconosciuti i danni subiti attraverso l’approvazione delle delibere regionali e sarà pertanto consentito agli interessati, entro 45 giorni dall’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di presentare formale istanza di contributo alla provincia di competenza.

PRECISARE COPERTURA FINANZIARIA – “Rilevo però che nel comunicato del Ministero – sottolinea Fava –  non è indicata, se non tramite un generico riferimento al fondo di solidarietà, la copertura finanziaria e chiedo pertanto che venga meglio precisato come la stessa sarà garantita. Non accetterò alcuna proposta di intaccare le risorse del PSR, indispensabili per sostenere gli operatori e le produzioni agricole: significherebbe scaricare sulle spalle dei danneggiati il peso  di un evento calamitoso che deve invece essere coperto da fondi  statali. Non si può pretendere dagli agricoltori che siano loro stessi a ripagarsi i danni subiti”.

 

 

 

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