Corte Nigella festeggia “Quando ancora non era Halloween”

corte nigella coverNella tradizione contadina non c’è spazio per Halloween. L’agriturismo Corte Nigella di Felonica (MN) ripropone per il 31 ottobre una serata-evento con il titolo che dice tutto: ”Quando ancora non era Halloween”, organizzata per ricordare e riassaporare i piatti della tradizione contadina che celebravano la chiusura dell’anno produttivo.
Nessun riferimento quindi a “All Hallow Eve”, la vigilia di tutti i Santi, da cui deriva il nome Halloween nella sua declinazione scozzese. Le origini di questa festa si rintracciano nell’Europa precristiana e in particolare nelle tradizioni celtiche: per queste popolazioni delle isole britanniche il 31 ottobre segnava la fine dell’estate e la festività era Samhain. Il nome viene dal gaelico antico Samhuinn che indica la conclusione della stagione dei raccolti e l’inizio dell’inverno, la stagione più dura. In questa notte le anime dei morti tornavano sulla terra con streghe, demoni e fantasmi.

GermanaBellaA Felonica invece Germana Mazzi preferisce proporre il tributo a Matilde di Canossa e ai sapori delle terre su cui esercitò il suo governo. L’occasione è il nono centenario della morte di Matilde (1115-2015).
Con queste premesse sarà allora ancor più entusiasmante partecipare alla cena in costume con abiti dell’epoca (disponibili anche per i commensali) e a lume di candela. Oltre alle prelibatezze che riproducono ricette e sapori del Medioevo, l’evento a Corte Nigella consentirà anche di conversare con esperti di scienze e magie di quel Tempo.

Apriranno il banchetto crostini con “grass pistà” e “pulenta infasulada”, comparsa sicuramente in tempi successivi ma con una forte valenza benMatilde - pole con fagioliaugurante: tant’è, che ancora oggi, è buona cosa prepararla e gustarla la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre. E’ una polenta a cui durante la cottura, vengono aggiunti fagioli e carni di maiale rosolate con il loro succulento sughetto …
La crema di fagioli (a scelta, con o senza cotiche), la pasta con il ragù bianco di maiale, l’infornata di costine e stinco di maiale riportano al periodo dell’anno in cui in campagna cui si iniziava ad abbattere i maiali per la produzione di salami, salsicce e prosciutti. Gli “scarti , venivano sapientemente lavorati e presentati come appetitosi manicaretti …

Ecco il menù della serata-evento:

Matilde crema di fagioli

Servizio de credenza: antipasto de corte

Primo servizio de cusina:
supa de crema de fasoi et maccaruni de lo speziale

Matilde - stinco

Secondo servizio di cusina:
infornata de porcello arrostito et sue erbe

Terzo servizio de cusina:
dolce de lo scalco

TERRE MATILDICHE – Le terre – che oggi vengono definite matildiche – sono la porzione del Mantovano stretta tra il corso del Po e il confine delle province emiliane, aree in cui operarono attivamente i Canossa. Dominatori dei valichi appenninici, contavano su un potente sistema di castelli. Nell’XI secolo cercarono di controllare il fondamentale passaggio del Po nella zona di transito più agevole, quella degli acquitrini e delle secche del mantovano.
In questo contesto Mantova, intorno al 1012, divenne capitale, fulcro dei loro domini.

PolironeIL POLIRONE – Di qui le numerose memorie dell’architettura romanica, chiese genericamente dette matildiche a memoria del protagonismo della comitessa. La più celebre fra queste è l’abbazia Polironiana, costruita su un’isola tra il Po e il Lirone. Il Polirone fu prediletto da Matilde, la “Grancontessa”, che qui volle essere sepolta dopo la sua morte, avvenuta a Bondeno di Roncore il 24 luglio 1115. Il suo corpo è rimasto a San Benedetto Po fino al 1633, quando il pontefice Urbano VIII lo volle a Roma, per dargli sepoltura nella basilica di San Pietro, dove tuttora riposa in un magnifico sepolcro realizzato dal Bernini.

Chi avesse voglia di trattenersi, pernottando a Corte Nigella (solo su prenotazione), il giorno dopo può esplorare il percorso “Il Monastero di Matilde di Canossa nel IX centenario della morte 1115 – 2015, chiese e luoghi nascosti in otto secoli di storia”.
A San Benedetto Po, Comune, Parrocchia, Diocesi, Amici della Basilica Onlus, Strada dei vini e sapori mantovani, Club UNESCO, Usci, Amici del Museo propongono infatti un itinerario che si snoda tra la Basilica e il monastero, per una migliore conoscenza e valorizzazione di Matilde e delle vicende religiose, storiche, artistiche e culturali che hanno caratterizzato l’esistenza del grande complesso benedettino.

Sabato 31 ottobre 2015, ore 20,30
Menu completo, incluso coperto, acqua (vino escluso): 25 euro.
Indispensabile la prenotazione: 038666222/3384057185
Agriturismo Corte Nigella, Via Argine Valle, 75 – Felonica (MN)
www.cortenigella.com
info@cortenigella.com

L’agriturismo Corte Nigella è stato “adottato” dall’associazione interregionale di giornalisti agroambiente & food Arga Lombardia Liguria (www.argalombardia.eu) che ne segue gratuitamente i progetti di comunicazione e le relazioni con la stampa per aiutare in modo concreto le popolazioni e le strutture del mantovano colpite dal terremoto del maggio 2012.

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