Il bio fa bene, lo dicono i risultati di una serie di studi presentati a Roma. Ma…


alimenti bio
Gli alimenti bio, buoni e sani, ma ora anche più nutrienti e salutari. Lo dicono dei prodotti biologici una serie di studi finanziati dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e condotti dal Cnr e dal Cra. Con la collaborazione di alcune importanti università italiane che hanno studiato il mondo del biologico. Ovvero la sua produzione.

Rassegne scientifiche

Fino a qualche tempo fa si riteneva, secondo alcune rassegne scientifiche apparse negli Stati Uniti e in Inghilterra, che non esistessero lavori di ricerca sufficienti e sistematici. Tali da poter affermare che gli alimenti bio fossero ... meglio. Oggi, invece, sono stati presentati a Roma i risultati di nove progetti che proverebbero questa novità.

I pomodori biologici

Lo studio Biopomnutri avrebbe dimostrato che i pomodori biologici freschi e trasformati, rispetto a quelli convenzionali, sono più ricchi di antiossidanti e polifenoli. Ovvero di alcune molecole organiche utili nella prevenzione del cancro, delle malattie cardiovascolari e cronico-degenerative, come ad esempio l’aterosclerosi.

Agricoltura bio

Secondo il Psnb-Cer i prodotti da agricoltura biologica, come i cereali, non contengono più micotossine di quelli convenzionali, ma al contrario sarebbero meno esposti a contaminazioni micotiche, pur non avvalendosi di fungicidi, grazie all’impiego di buone pratiche agronomiche.

Il prodotto

Il prodotto biologico risulterebbe poi più sicuro dal punto di vista igienico-sanitario e questo comporterebbe una consistente riduzione di additivi nel prodotto biologico trasformato con effetti positivi sul benessere del consumatore. 
D’altra parte biologico significa nel più comune immaginario collettivo niente OGM, niente fertilizzanti e diserbanti chimici, insetticidi e anticrittogamici.
Biologico equivale anche all’adozione della coltura a rotazione e quindi alla salvaguardia dell’ambiente circostante e la proliferazione della fauna utile.
Ma biologico vuol dire anche, nella fase di trasformazione dei prodotti, no ai coloranti, conservanti e inutili additivi.

Ma è proprio così? Cosa sono veramente oggi gli OGM? E, soprattutto, il biologico assolutamente biologico, potrà garantire  numeri della produzione necessaria di cibo per sfamare 10 miliardi di persone nel 2050?

‘La Scienza in Campo’

Ne abbiamo parlato con alcuni esperti agronomi e scienziati, che si sono confrontati in occasione del convegno “La Scienza in Campo“, organizzato dal mensile Espansione e giunto alla sua seconda edizione.
Certo il biologico si fonda sulle pratiche tradizionali dell’agronomia classica e pone grande importanza alla scelta della varietà più adatta da coltivare nel rispetto della biodiversità.
Ecco cosa ne pensano gli italiani nel sondaggio condotto in collaborazione con Interactive Market Research e presentato in occasione dello stesso convegno.
Biologico implica minor inquinamento, minor costo energetico e sovrasfruttamento delle risorse naturali e quindi maggiore sostenibilità. Tuttavia è giunto il momento di superare l‘eterna questione BIOvsOGM attraverso una migliore e più adeguata informazione, in grado di svelare il vero su ciò che questi termini rappresentano nella realtà agricola mondiale in vista di Expo 2015.

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