Ambiente: arriva “prima” direttiva parchi proteggi-natura

Direttiva Parchi

Direttiva Parchi, eccola. Il 2012 si chiude con una bellissima notizia per chi ama il paesaggio: dopo vent’anni di attese il Ministero dell’Ambiente ha varato la Direttiva Parchi che prevede azioni di eco-valorizzazione e più natura per le aree verdi del nostro territorio.

Strumento normativo, ma non solo

Uno strumento normativo per migliorare le performance dei parchi, pianificare obiettivi sempre più ambiziosi, valorizzare, anche in chiave economica, il “verde”. Nonchè proteggendo ancora di più il patrimonio del nostro Paese, e indirizzando le attività dei parchi per la conservazione della biodiversità.

Ok dagli ambientalisti

Dalle maggiori associazioni ambientaliste, Legambiente e Wwf, arriva una doppia esultanza all’emanazione della ‘‘prima direttiva per la conservazione della biodiversità”.
Per Legambiente parlare di Direttova Parchi significa vedere ”un atto importante per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile dei territori protetti”. “L’aspettavamo da 20 anni – prosegue Legambiente -. La direttiva rappresenta un fatto importante per il futuro delle aree protette italiane. Poichè per la prima volta viene delineato un percorso chiaro per posizionare i Parchi nazionali al centro della strategia nazionale. Un deciso cambio di passo”.

Wwf: prima i parchi

Gli fa eco il Wwf: ”Finalmente viene ribadita la priorità dei parchi”, cioè quella di ”conservare la biodiversità. Per la prima volta, dalla legge quadro sulle aree naturali protette del 1991, il ministero dell’Ambiente indica chiaramente ai parchi le priorità per l’utilizzo delle risorse assegnate con la Legge di stabilità (ex capitolo 1551)”.
A questo, auspicano le due associazioni, si spera che seguano altre azioni sulla stessa strada da parte del ministero.
La direttiva (per l’impiego prioritario delle risorse finanziarie assegnate ex Cap 1551: indirizzo per le attività dirette alla conservazione della biodiversità), firmata dal ministro Corrado Clini, fa anche ”riferimento alle azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici” valorizzando i servizi offerti dall’ecosistema soprattutto per mantenere gli ”effetti benefici per il benessere delle specie viventi, umane e non umane”.

Legge quadro

Il documento della direttiva parchi – che rientra nell’ambito della cornice istituzionale della legge quadro sui parchi e intende centrare i target più ampi dedicati al nostro ‘scrigno’ di natura – individua due modalità di intervento per il 2013. La prima, con il supporto della Federparchi e il supporto del gruppo di lavoro istituito al dicastero di via Cristoforo Colombo per la cosiddetta contabilità ambientale, servirà a “catalogare” in modo scientifico la “consistenza del nostro patrimonio naturale”. Invece, la seconda, “per l’implementazione di nuovi studi e progetti” sulla biodiversità “in una visione unitaria”. Ovvero per “spingersi alla promozione e valorizzazione” dell’ecosistema.

Il timing

Il ministero offre ai parchi anche un timing entro cui muoversi: al 31 gennaio la presentazione delle azioni da parte dei parchi. Quindi, a febbraio il vaglio da parte del ministero, le cui conclusioni sono previste tra il 1 e il 10 marzo. Infine, per fine settembre una relazione sullo stato di realizzazione dei progetti. Nonchè per il 10 gennaio 2014 una relazione finale.

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