Un bando della Regione Lombardia per promuovere il vino padano e arginare gli effetti dell’italian sounding

E’ stato approvato oggi dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia un nuovo bando per la promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi, cioè gli stati che non rientrano nei quindici membri della Comunità Europea.

La misura – pensata per consolidare la competitività delle imprese consentendo la pubblicità dei marchi – finanzia al 50 % le azioni di promozione e comunicazione sul mercato dei Paesi terzi di tutte le categorie di vini Dop e Igp. Il contributo può essere integrato fino a un massimo dell’80 % per progetti che non contengano azioni di promozione di marchi commerciali.

“Come ho già avuto modo di sottolineare”, ha commentato Gianni Fava, Assessore regionale all’Agricoltura, ”tutto il settore agroalimentare regge in funzione dell’export, che è fortemente caratterizzato dalle Dop e dai prodotti che hanno maggior livello di riconoscibilità”. “Questo bando”, prosegue, “è indice della volontà di mantenere un elevato standard qualitativo delle produzioni vinicole lombarde, che si è rivelata la carta vincente sulla quale bisogna continuare a puntare anche all’estero. I prodotti d’eccellenza tengono il mercato e rappresentano una vera opportunità per l’economia”.

Lo chiamano “italian sounding” ed è la croce del Made in Italy di qualità. Si tratta dei prodotti agroalimentari contraffatti, dei falsi italiani o “similari”, che sottraggono importanti quote di mercato alla qualità del Bel Paese. Fondamentali divengono dunque il sostegno e la tutela dei marchi, la riconoscibilità e la promozione dei vini lombardi, in particolare al di fuori del mercato continentale, per tutelare la filiera produttiva padana.

Il bando permette di coprire le voci di spesa relative alla partecipazione a fiere, all’affitto di spazi e spese di allestimento, viaggi, costi per attività online (siti internet, banner, grafica), materiali promozionali (ideazione e realizzazione di materiale cartaceo, produzione video, applicazioni mobile), campagne pubblicitarie e acquisto di spazi sui media.

Possono presentare domanda le organizzazioni professionali e interprofessionali, i Consorzi di tutela, le organizzazioni di produttori riconosciute, i produttori di vino, le associazioni temporanee di impresa (Ati), i soggetti pubblici nell’ambito di Associazioni, anche temporanee, di impresa.

IN 5 ANNI 8 MILIONI DI CONTRIBUTI – E’ di 2.968.924 euro (nel quinquennio dei contributi assegnati si arriva così a toccare un totale di 8 milioni di euro) la quota di riparto a disposizione della Lombardia. Tra le principali novità del bando 2013/2014: la tempistica differenziata per progetti regionali e multiregionali; l’obbligo, in capo alle Regioni, di aderire ai progetti multiregionali per una quota non inferiore al 5 % del costo totale del progetto, valore aumentato proporzionalmente fino al raggiungimento del 25 %; la semplificazione delle modalità di presentazione delle domande e comunicazione con Ministero e Agea, privilegiando l’uso della posta elettronica certificata; la semplificazione della documentazione, privilegiando, ove possibile, il ricorso alle autodichiarazioni; l’annullamento delle norme relative al soggetto attuatore.

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