Tromba d’aria nel Milanese, subito richiesta per stato di calamità

 “La prima necessità è trovare il contributo per le risorse necessarie per ripristinare le strutture pubbliche e private danneggiate dalla tromba d’aria abbattutasi lunedì 29 luglio. Dalle prime stime che abbiamo ricevuto dai Comuni interessati valutiamo complessivamente un danno superiore ai 12 milioni di euro, un danno che però potrebbe aumentare. Aspettiamo che i Comuni facciano il piano completo, poi siamo pronti a inoltrare immediatamente al Governo la richiesta di stato di calamità naturale; a quel punto, se il Governo aderirà bene, altrimenti studiamo fin da subito un ‘piano B’, perché si trovino le risorse qui in Regione, per ristorare i danni senza perdere altro tempo”. Lo ha assicurato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, recandosi nei Comuni di Trezzo d’Adda e Grezzago, all’estremità orientale della provincia di Milano, dove, insieme all’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione Simona Bordonali, ha voluto visitare le aree industriali fortemente danneggiate dalla tromba d’aria che ha colpito la zona nel pomeriggio di lunedì 29 luglio.

LA MAPPA DELL’AREA COLPITA DAL TORNADO – I Comuni epicentro del cataclisma sono stati in particolare Trezzo D’Adda, Grezzago e Trezzano Rosa, dove complessivamente si sono registrati danni, ancora da valutare in via definitiva, oscillanti tra i 12 e i 15 milioni di euro. Una trentina, in tutto, le imprese che hanno subito gravi danni dal tornado: in particolar modo tetti scoperchiati e crolli di pareti e muri. Non solo: la furia degli elementi atmosferici ha divelto cancelli, cartellonistica stradale, persino pali della luce. Con seri danni anche ai terreni agricoli e a numerose abitazioni private. Nel corso della sua visita, insieme ai sindaci e agli assessori dei Comuni coinvolti, il presidente Maroni ha voluto andare di persona a constatare i danni subiti sia dall’area industriale di Trezzo, che in quella adiacente di Grezzago: nel corso del suo sopralluogo il governatore ha avuto modo di ascoltare il resoconto sia dagli imprenditori che dagli stessi operai impegnati nelle prime opere di risistemazione degli impianti e dei capannoni danneggiati.

IL PIANO D’AZIONE DELLA REGIONE – Al termine della sua visita Maroni, in un incontro con gli amministratori locali dei Comuni colpiti, ha assicurato l’impegno totale di Regione Lombardia, che si attiverà immediatamente, per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità per evento straordinario. “Mi auguro – ha sottolineato Maroni – che il Governo comprenda la necessità di intervenire, ma non sono sicuro che lo farà, visti i precedenti; in ogni caso noi non possiamo lasciare i nostri sindaci e le imprese senza certezze e senza risorse: pertanto studieremo a prescindere un ‘piano B’, perché, se il Governo dovesse dire no, vogliamo essere pronti a intervenire il giorno dopo, per stanziare le risorse per ristorare i danni alle imprese e ai Comuni nel tempo più rapido possibile”. “Per questo – ha concluso Maroni – dico che, comunque, ci sarà un intervento pubblico: se sarà del Governo, attraverso il riconoscimento dello stato di calamità naturale, bene, altrimenti noi in Regione Lombardia studieremo gli strumenti di intervento finanziario con le nostre strutture e troveremo le risorse per rimborsare tutti questi danni in tempi rapidissimi, perché il compito delle istituzioni è quello di intervenire per garantire alle imprese di riprendere il lavoro e ai Comuni di riparare i danni alle opere pubbliche”.

 GLI STER GIÀ ATTIVI PER AIUTARE I COMUNI COLPITI – L’assessore Bordonali, ha quindi spiegato che il suo Assessorato, attraverso le Sedi territoriali della Regione Lombardia, si è fin da subito attivato, per garantire un primo aiuto concreto agli amministratori locali dei Comuni colpiti da quello che, a tutti gli effetti, è sembrato un vero e proprio uragano tropicale. “In questa fase – ha argomentato l’assessore – è fondamentale eseguire rapidamente una precisa stima dei danni attraverso la compilazione delle schede Rasda, per avere un quadro definitivo dell’entità del danno. A quel punto, come annunciato dal presidente Maroni, ci attiveremo immediatamente, per richiedere al Governo l’applicazione dello stato di calamità naturale per evento straordinario”. “Purtroppo – ha proseguito Simona Bordonali -, per la seconda volta nel giro di poche settimane, una larga fetta della nostra regione è stata colpita da un rovescio atmosferico di questa violenza: era capitato prima nelle zone agricole tra il Cremonese e il Mantovano e ora qui a Trezzo e Grezzago nelle zone industriali. Ma la Regione Lombardia non lascerà soli gli imprenditori danneggiati e i Comuni che hanno subito questi danni”.  (Lombardia Notizie)

 

 

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