Si avvicina Halloween: arrivano le zucche

Arriva Halloween e all’Agrimercato di Campagna Amica di Coldiretti sabato 27 ottobre arrivano zucche e vin brulè per una giornata all’insegna del “chilometro zero” e dei prodotti di stagione.

Appuntamento

Per tutti l’appuntamento è allIper di viale Belforte a Varese, dove si terrà il secondo appuntamento quindicinale con il “farmer’s market” dei produttori varesini.

Zucche protagoniste

All’Agrimercato dell’ultimo fine settimana di ottobre, insieme a miele, ortaggi, formaggi, salumi e fiori, con la vicina Halloween, non mancheranno le zucche. Queste appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee e sono originarie dell’America Centrale, tanto che i primi semi di zucca risalenti a circa il 6.000 a.C. sono stati rinvenuti in Messico. 

Tradizione americana e celtica

In tempi recenti, secondo la tradizione americana, la zucca è arrivata a noi come simbolo di Halloween. Ma in Europa esisteva già il capodanno celtico celebrato dall’antico popolo proprio nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre. Una festa riconosciuta anche dai Celti della valle del Ticino – gli antichi progenitori della civiltà di Golasecca – come fase del ciclo agricolo. Che, con la fine dei raccolti e il ritorno delle ultime greggi dall’alpeggio, segnava l’inizio della stagione invernale.

Prodotti della terra sul trono

I prodotti della terra, di più o meno antica introduzione, tornano così protagonisti di ricette e serate a tema, lasciando sì spazio alla tradizione, ma anche alla fantasia dei cuochi, alle prese con minestre di cereali, latte e castagne, piatti di carne accompagnati dalla birra, funghi, formaggi e miele.

Riscoperta di produzioni dimenticate

“È interessante – sottolinea Francesco Renzoni, dottore agronomo e direttore di Coldiretti – la riscoperta di produzioni dimenticate, eppure ben presenti due-tre millenni or sono nelle nostre terre. Come la birra appena citata, che ha preceduto l’insediamento della vite, o il sidro, prodotto a livello familiare fino a tempi recenti e noto anche come “vino di mele”. 

Da Colombo in poi

E poi ci sono le zucche. Introdotte dall’America dopo la scoperta di Colombo nelle tipologie oggi conosciute e diffuse, le zucche sono considerate l’ortaggio più grande del mondo. E in Italia rappresentano da tempo una realtà produttiva e gastronomica fortemente radicata sul territorio, soprattutto nel mantovano e nel cremonese.

Svariate specialità alimentari

Le specialità alimentari con la zucca o con la sua farina sono svariate. Tra le tante l’utilizzazione più “nobile” è quella dei celebri tortelli di zucca (nelle diverse versioni, con mostarda, marmellata, amaretti o mandorle). Per i quali è necessaria una zucca dolce, compatta, non granulosa ed un po’ farinosa. Ma gettonatissimi sono il risotto alla zucca (un tocco di raffinatezza? Unite verso fine cottura un buon formaggio prealpino…), gli gnocchi e il pane di zucca. Ma anche i tortelli di zucca, la zucca fritta, al forno o ridotta in purè, la crostata di zucca, ecc…

La produzione nazionale di zucche tocca i 60 milioni di chili. Si tratta soprattutto di prodotti destinati al consumo alimentare, ma non mancano coltivazioni dedite alle zucche ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono raggiungere i 400 chili di peso.
Le zucche, oltre a consentire di creare piatti appetitosi e ricette dal gusto inconfondibile, hanno anche importanti proprietà nutritive. Si tratta infatti di un alimento a basso contenuto calorico con una ricca componente di betacarote, vitamine A, B ed E, quest’ultima molto importante grazie alle sue note proprietà antiossidanti.

 
La zucca, presente all’Agrimercato e regina di Halloween, è anche un ortaggio ricco di fibre e sali minerali come calcio, sodio, potassio, fosforo, rame, magnesio, ferro, selenio, manganese e zinco.
 

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