Parco Oglio Nord, alimentarsi con i prodotti agricoli

Parco Oglio Nord:
da risorsa naturale a ricchezza enogastronomica

A Corte de’ Frati un convegno per promuovere il territorio

Il Parco Oglio Nord si estende per 14.170 ettari lungo l’asta del fiume Oglio, dal Lago d’Iseo a Gabbioneta. Dall’alta Vallecamonica, il fiume accoglie numerosi affluenti, giunge nella Pianura Padana, costeggia la Franciacorta e riprende il suo corso fino al Po.

Locandina XI Rassegna Enogastronomica Parco Oglio Nord

Ente Pubblico, istituito nel 1988, il Parco comprende 34 comuni delle province di Bergamo, Brescia e Cremona. Tre Province annoverate nella Regione Europea della Gastronomia. Il titolo, conquistato dalla Lombardia Orientale per il 2017, è stato promosso e sostenuto dalla Regione in ottica strategica per valorizzare l’attrattività turistica, sostenere le economie locali e promuovere su scala internazionale la cucina tradizionale e la filiera della ristorazione lombarda.

In questo contesto si è svolta presso l’agriturismo Colombarotto di Corte de’ Frati (CR) l’XI Edizione della Rassegna Enogastronomica “Fiume Oglio. Turismo, Gastronomia, Ambiente”: una mostra mercato con laboratori di educazione ambientale e sensoriale, ma anche degustazioni gratuite, visite guidate e convegni su temi legati al territorio, al cibo e ai prodotti tipici.

Relatori Alimentarsi con i prodotti del Parco Oglio Nord
Da sinistra: Antonio Santini, Fabio Benati, Romano Gandossi, Evelina Flachi e Franco Plebani

Arga Lombardia Liguria ha partecipato all’incontro dal titolo “Alimentarsi con i prodotti dei parchi“. Tra i relatori Antonio Santini, titolare del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, riconosciuto a livello internazionale come tra i migliori d’Italia; Evelina Flachi, specialista in alimentazione, nutrizionista de La Prova del Cuoco di Rai1; Fabio Benati, presidente di Arga Lombardia Liguria, associazione di giornalisti agroambiente e food; Riccardo Lagorio, giornalista enogastronomico e due produttori del Parco: Franco Plebani de Il Calepino di Castelli Calepio (BG), produttore di vino, e Giuseppe Bettella, cremonese e produttore di salumi. Moderatore dell’incontro Romano Gandossi, già direttore de La Voce di Mantova.

La Valle dell’Oglio è una zona ricca di sapori e di prodotti della tradizione che confluiscono nei piatti della cultura locale, retaggio di una comunità principalmente rurale. Dal pesce del lago d’Iseo alla farina della campagna cremonese, dalle formaggelle di latte vaccino alla carne di selvaggina. Ma ancora salumi, mostarde, risotti alle erbe selvatiche, casoncelli alla bresciana e alla bergamasca e ancora stracotti e bolliti.

Evelina Flachi, nutrizionista de La prova del Cuoco, ha messo in evidenza quanto sia importante far conoscere la qualità dei prodotti del Parco Oglio Nord, che per la sua vastità offre una grande e preziosa varietà. Senza dimenticare che l’alimento artigianale, per la cura e il rispetto della tradizione, vanta spesso valori nutrizionali diversi che interagiscono in modo benefico sull’organismo.

Luigi Ferrari, presidente del Parco Oglio Nord, si è soffermato sulle difficoltà che un territorio così vasto incontra per promuoversi e creare occasioni per farlo conoscere, come la Rassegna Enogastronomica, è parte intergrante della missione dell’Ente.

Infine Antonio Santini, titolare del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, ha raccontato la sua esperienza per portare in tavola piatti cucinati con cura secondo i principi della tradizione.

Appuntamento al prossimo anno, quando la Rassegna nella sua XII edizione troverà una nuova location. Obiettivo: continuare a esprimere i valori del territorio e far conoscere ogni angolo dei 34 comuni della riserva naturale, tutti diversi e tutti ugualmente preziosi per l’equilibrio tra natura, arte e cultura che qui l’uomo ha saputo proteggere.

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