Lombardia leader per raccolta lampade a basso consumo

È la Lombardia la prima regione in Italia per la raccolta di lampade a basso consumo a fine vita, inserite nel gruppo R5 dei RAEE, i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
Nel 2012 la Lombardia ha raggiunto quota 556 tonnellate, di cui oltre 192 (35% del totale, 192.344 kg) sono state raccolte grazie al contributo dei cittadini privati che si sono recati presso i Centri di Raccolta Comunali.
Lo rende noto Ecolamp, il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al riciclo delle sorgenti luminose a basso consumo esauste.

Virtuosa realtà dal 2004

Nato nel 2004 per volontà delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illuminotecnico del mercato italiano, oggi raggruppa 140 produttori di apparecchiature d’illuminazione e rappresenta una quota del mercato delle sorgenti luminose pari a circa il 65%.

I vantaggi per tutti

La gestione di un corretto sistema di raccolta e trattamento delle lampade a basso consumo esauste, tra l’altro,  è in grado di garantire vantaggi ambientali, sanitari ed economici, dal momento che si tratta di prodotti riciclabili fino al 95%, che contengono tuttavia piccole quantità di mercurio, sostanza inquinante da non disperdere nell’ambiente.

Un altro primato

La Lombardia, infatti, stabilisce inoltre un altro primato: 363 tonnellate sono state recuperate grazie ai servizi messi a punto dal Consorzio Ecolamp. E che sono pensati per il grande pubblico di installatori e professionisti del settore illuminotecnico che operano sul territorio regionale.
Raccolti, infatti, ben 148.617 kg grazie al ritiro gratuito Extralamp, 197.685 kg attraverso la consegna del materiale presso i Collection Point e 17.095 kg presso i Grandi Centri (centri di raccolta convenzionati con il Consorzio).

I numeri provinciali

Ecco, provincia per provincia, la classifica delle aree più virtuose:
               Milano: 198.695 kg – la provincia più virtuosa
               Bergamo: 77.548 kg
               Brescia: 111.337 kg
               Como: 20.268 kg
               Cremona: 2.140 kg
               Lecco: 27.086 kg
               Lodi: 6.030 kg
               Mantova: 18.039 kg
               Monza Brianza: 42.079 kg
               Pavia: 7.027 kg

               Sondrio: 4.601 kg

               Varese: 40.891 kg
Ecolamp chiude l’anno 2012 giungendo a quota 1.638 tonnellate di lampade fluorescenti esauste  raccolte in territorio nazionale. Un dato estremamente positivo. In controtendenza rispetto alla flessione complessiva registrata dal comparto RAEE, che vede la raccolta scendere del 9%. Ma gli obiettivi che Ecolamp, il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al riciclo delle sorgenti luminose a basso consumo a fine vita, si è posto nel corso dell’anno non possono dirsi completamente raggiunti. Numerosi sono gli ostacoli che impediscono la diffusione di abitudini ecocompatibili: la scarsa informazione veicolata dalle istituzioni governative, e, soprattutto, il disinteresse (ostruzionismo?) da parte dei distributori.
Un quadro allarmante che trova ampia descrizione nell’indagine condotta dalla rivista di Legambiente “La Nuova Ecologia”. Che nel numero di dicembre 2012 pubblica l’articolo “Luci a raccolta”. Dedicato all’effettiva applicazione dello scambio “uno contro uno”. Ovvero il decreto entrato in vigore con il D.M. n.65 del 2010 che obbliga i negozianti a ritirare gratuitamente i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche al momento dell’acquisto di un prodotto equivalente. I mystery shopper coinvolti nell’inchiesta di Legambiente testimoniano, però, che, nonostante l’obbligo di legge, solo quattro centri della grande distribuzione su dodici coinvolti (a Bari, Milano e Roma) hanno accettato il ritiro delle lampadine esauste. I motivi? Addetti alle vendite non a conoscenza della normativa. Ma anche mancanza di contenitori per il conferimento, limitata proattività dei distributori, scarsa abitudine a tali richieste da parte dei cittadini. 

La normativa

“I distributori ignorano, o trascurano, gli obblighi imposti dal decreto uno contro uno – commenta Fabrizio D’Amico, Direttore generale del Consorzio Ecolamp – e ancora pochi cittadini sono a conoscenza della possibilità di restituire il materiale esausto al momento dell’acquisto di un prodotto equivalente”. “I nostri dati di raccolta – aggiunge – registrano un incremento del 12% rispetto al 2011. Crescita proporzionalmente più consistente se si considerano i materiali pervenuti attraverso i soli canali dedicati ai professionisti del settore illuminotecnico. Ovvero Collection Point, Grandi Centri e servizio Extralamp. Che verrà esteso fino a giugno 2013”. 

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