Alla scoperta dei tesori dell’entroterra ligure di Ponente

entroterra ligureEntroterra ligure di Ponente, terra ricca di tesori enogastronomici che ben si sposano con incantevoli paesaggi e ricchezze anche culturali e storiche che merita di essere conosciuta. Sopra Ventimiglia, dove non sono da perdere i tesori del giardino botanico Hanbury, ci dirigiamo a Rocchetta Nervina usando come ‘campo base’ l’hotel ‘Lago Bin’. Che è nato dallo sviluppo del passaggio dei cacciatori e dalla sapiente arte di una famiglia di coniugare la tradizione della caccia ai prodotti del territorio e ai vini locali. Come il Rossese di Dolceacqua.

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Tratti unici

Un vino piacevole, dai tratti inconfondibili e perfettamente coniugato con i piatti di carne, come il coniglio alla rocchettina o il brasato di cinghiale.

Rocchetta Nervina, nella fiaba

Rocchetta Nervina è il paese delle fiabe, tanto che in agosto i suoi viottoli si trasformano, per tre giorni, in uno straordinario set a cielo aperto. Dedicato interamente al mondo delle fiabe. Ma è anche un’indiscussa patria del canyoning. Ovvero lo sport che assembla le tecniche della discesa speleologica con l’alpinismo e il nuoto.

Con il torrente Barbaira non solo circondato da cinghiali e colture (soprattutto ulivi e meli), ma patria degli amanti del moto. Da Rocchetta, per gli amanti del paesaggio e del camminare, si dipartono itinerari, non impegnativi ma che prendo almeno quattro ore ciascuno.

Vanno citati quello che percorre il sentiero di collegamento dell’Alta Via dei Monti Liguri e il sentiero panoramico che consente di ammirare tutta la val Nervia fino al mare.

‘Laghetti di Rocchetta’

In estate, poi, suggestiva è la possibilità di seguire il percorso che conduce ai famosi ‘Laghetti di Rocchetta’, che sembrano aver ispirato anche il piatto denominato ‘coniglio alla rocchettina’.Coniglio alla rocchettina Si tratta di Laghetti che sono splendide conche di acqua limpidissima circondate dal verde e dalle rocce.

I percorsi

Possibili due percorsi: uno più lungo e articolato sulla riva destra con passaggio da via San Bernardo e uno, certamente più semplice, sulla riva sinistra prendendo le mosse da piazza Cian.

Terra di enogastronomia e sport

Rocchetta Nervina è terra di enogastronomia e di sport, ma è anche storia perché, insieme alla non lontana, circa 10 km, Pigna faceva parte della Contea di Nizza. A Pigna non sono da perdere le Terme, oggi non più ad accesso libero, ma qualificate e meta di buon turismo che non chiede eccessiva disponibilità economica. Pigna ha anche un bel borgo quattrocentesco e un museo sull’arte contadina che ‘prende vita’, in modo particolare, nel mese di agosto.

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Una deviazione culturale

Tra Rocchetta Nervina e Pigna consigliamo una deviazione per visitare Apricale. Si tratta di un paese che fa parte del club, promosso dall’Anci nel 2001, dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Che, nel Ponente Ligure, ma nel Savonese, conta le realtà di Borgio Verezzi (con le Grotte, che sono chiuse il lunedì, assolutamente da non perdere) e Finalborgo (che poco dopo Ferragosto si tuffa per quattro giorni nel Medioevo all’ombra di Castel Govone).

Apricale come Matera

Apricale, tra le perle dell’entroterra ligure, è un borgo che ricorda un po’ Matera. Un paese abbarbicato sulla sua montagna, dalla quale riceve e alla quale riesce a donare un fascino speciale. In una simbiosi che affascina il turista che poi ha modo di gustare l’oliva taggiasca in tutte le sue forme e i numerosi piatti. Che vedono l’impiego di zucchine trombette, boragine e selvaggina.

Isolabona

Per il viaggiatore che volesse andare alla scoperta del mondo dei Doria, imperdibile è l’itinerario che coinvolge Isolabona, Camporosso e Dolceacqua.

La spiaggia più piccola d’Italia

A Camporosso troviamo la spiaggia più piccola d’Italia (che ha consentito di ottenere la Bandiera Blu). Ma anche un centro storico di notevole valore artistico. Interessante, ma ancora oggetto di interventi di restauro, il castello Doria di Isolabona (nella foto sopra).

Biglietto per Dolceacqua

Un castello che spinge il turista a visitare la vicina Dolceacqua, paese Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e dominato dal castello dei Doria sviluppatosi a partire da una torre circolare già esistente nel 1270.

L’Enoteca regionale

Proprio salendo a questo castello, è possibile fare conoscenza con l’Enoteca regionale della Liguria che ha come soci fondatori i Comuni di Castelnuovo Magra (La Spezia), Ortovero (Savona), Genova e Dolceacqua (Imperia).

Il compito dell’Enoteca, oggi ospitata nella salita tra il ponte simbolo di Dolceacqua (ritratto da Monet) e il castello Doria, è valorizzare e promuovere, nella più ampia cornice dell’entroterra ligure, i vini regionali. Con particolare riguardo a quelli a denominazione d’origine e a quelli ottenuti con metodi di agricoltura biologica e integrata, nonché i prodotti derivati dalla lavorazione dell’uva e del vino e gli altri prodotti agricoli e agro-alimentari tipici e di qualità regionale (informazioni presso Iat 0184206666). (M.G.)

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