A Milano “Sulla buona strada” in Buenos Aires, il primo farmers’ market sulle vie dello shopping

Locandina Sulla Buona strada

Una superficie di novemila metri quadrati, oltre cento imprenditori agricoli italiani con il meglio dei tesori del nostro agroalimentare: dall’ortofrutta alla carne, dal vino ai formaggi fino a proposte curiose come i prodotti di struzzo e di oca, la menta e il tartufo, la bagna cauda in vasetto e le lumache. Nel cuore di Milano arriva “Sulla buona strada”, il primo farmers’ market di Campagna Amica all’aperto nelle vie dello shopping meneghino. Promosso da Coldiretti Lombardia in collaborazione con Confcommercio, Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e Caritas Ambrosiana, l’evento si terrà domenica 10 novembre 2013 in corso Buenos Aires a Milano, dalle ore 10 alle 20. Da Porta Venezia a viale Tunisia, eventi, degustazioni e spazi didattici dedicati all’alimentazione, alla salute e al territorio. Un’occasione per raccontare il valore delle produzioni agricole italiane –  ha spiegato  Coldiretti Lombardia – e per riflettere sulle nuove “frontiere del bisogno”.

Corso Buenos Aires 1All’inaugurazione, prevista alle ore 10 a Porta Venezia, saranno presenti: il direttore di Coldiretti Lombardia Giovanni Benedetti, il Coordinatore Nazionale Fondazione Campagna Amica Sara Paraluppi, l’assessore regionale al Territorio Vivana Beccalossi, l’assessore al Commercio del Comune di Milano Franco D’Alfonso, il presidente Consiglio zona 3 Renato Sacrestani, il responsabile dell’Area Formazione di Caritas Ambrosiana Sara Zandrini, il delegato territoriale di Milano di Fondazione Banco Farmaceutico Luca Grossi. Le iniziative proposte vanno dal “baratto della solidarietà” (in collaborazione con Fondazione Banco Farmaceutico Onlus e Caritas Amstreet foodbrosiana) alla Pasta della Bontà della Lega del Filo d’Oro, dai consigli dei “tutor del miele” su come combattere l’influenza in maniera naturale, all’agricoltore che insegnerà ai più piccoli l’arte di creare candele con la cera d’api. Ci sarà anche la possibilità di assaggiare i “cibi di strada” Made in Italy, grazie a due aree di agri-ristoro.

MILANO VETRINA DELL’AGROALIMENTARE – “Un evento  – ha commentato l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava – che insieme ad altri  presentati in questi giorni rendono protagonista il capoluogo di regione sui temi dell’agroalimentare”. Con una modalità interessante, “portando in città le eccellenze delle nostre produzioni” ha detto l’assessore regionale. Una scelta coraggiosa, dunque, “per un’iniziativa che mi auguro contribuisca a far diventare Milano la capitale dell’agroalimentare lombardo“. Una missione comune, questa, “perché – ha ricordato nuovamente Fava – il capoluogo è la vetrina più grande di cui disponiamo, e la più adatta per promuovere quella parte di territorio fino a oggi rimasto ai margini”. Oltre che per dare giusto valore all’alimento, “risorsa per il sostentamento, non solo oggetto di valorizzazione  commerciale. E’ il tema che sarà di Expo, e Milano sarà ancora una volta una realtà dove poter discutere dei modelli di sviluppo”. Un’iniziativa etica: “al consumatore fa capire che esiste ancora una Lombardia agricola forte, e gli insegna a riconoscere sempre più i prodotti contraffatti. Perché il consumatore resta il miglior alleato del produttore”.

Farmer's 3LE DONNE SCELGONO SOLO IL MEGLIO DELL’AGROALIMENTARE LOMBARDO –  “Il cibo è e sarà sempre più elemento centrale delle politiche e delle riflessioni sullo sviluppo della nostra società e di quelle degli altri Paesi del mondo, come dimostra anche il tema al quale è intitolato il prossimo Expo 2015” ha spiegato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia. Nel farmers’ market di Corso Buenos Aires i consumatori potranno assaporare il meglio dell’agroalimentare lombardo e nazionale. Il consumatore medio che si rivolge ai mercati degli agricoltori in una grande metropoli come Milano è per il 58% donna, le fasce d’età più rappresentate sono quelle fra i 45 e i 64 anni, anche se esiste un 19% di consumatori fra i 35 e i 44 anni, oltre il 90% ha un titolo di studio medio alto, la spesa media settimanale oscilla fra i 25 e i 30 euro e i prodotti più richiesti sono: ortofrutta, formaggi, salumi e carne.

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