Lombardia, assessore Fava: solo qualità in ristoranti doc

 “I ristoranti lombardi che si fregiano del vanto di essere ‘tipici’ devono usare i prodotti lombardi, dai vini ai formaggi di grande qualità, espressione del nostro grande patrimonio agroalimentare”. Su questo refrain ha insistito l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, presentando oggi a Milano la prima edizione di ‘Di…vini Formaggi  di Lombardia’, rassegna dedicata ai prodotti enologici e caseari del territorio, organizzata da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in collaborazione con Onav e Onaf, le organizzazioni nazionali degli assaggiatori di vini e formaggi. Nella foto, un momento della presentazione: con l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, al centro, il presidente di Unioncamere Lombardia, Francesco Bettoni, a sinistra e il presidente del Consorzio Grana Padano, Cesare Baldrighi, a destra.

21 GIUGNO FRONTE COMUNE CONTRO EVENTUALI DAZI – “Iniziative come questa – ha ricordato Fava – puntano a rinvigorire il mercato interno, in sofferenza per quanto riguarda i consumi, nella prospettiva che aumenti la domanda di prodotti di qualità, ma anche i mercati internazionali, dove le dinamiche più complesse ci chiamano a interventi ormai improcrastinabili”. Il riferimento è all’ipotesi che grandi mercati emergenti, come quello cinese, introducano misure restrittive all’import di vini dall’estero. “Il 21 giugno – ha detto Fava – i tre governatori delle Regioni del Nord, insieme ai consorzi di produzione, si riuniranno a Riccagioia, a Torrazza Coste (Pavia), centro di proprietà Ersaf, e quindi regionale, per affermare il proprio dissenso rispetto a questa linea intrapresa dall’Ue. Finora il Governo italiano in tal senso è stato un po’ tiepido, ci aspettiamo che ci dia una mano”.

DALL’EXPORT I SEGNALI POSITIVI – Secondo i dati Istat elaborati dal Centro studi di Unioncamere Lombardia, lo scorso anno, mentre il mercato interno stagnava, le esportazioni di vini sono infatti cresciute dell’11,2 per cento rispetto al 2011, con punte del 194 per cento a Singapore, del 23 per cento a Hong Kong, del 17,3 per cento in Messico e del 16,4 per cento negli Stati Uniti.

Nello stesso periodo anche le esportazioni di prodotti lattiero-caseari sono cresciute del 4,4 per cento, con punte del 98,1 per cento negli Stati Uniti, del 63,6 per cento in Ucraina, del 47,6 per cento negli Emirati Arabi Uniti, del 29,9 per cento in Russia e del 28,4 per cento a Hong Kong 

NO SECCO A CHI CI LIMITA SUI MERCATI ESTERI – “Un ‘no’ secco – ha, quindi, precisato l’assessore – a iniziative che mirano a inibire la nostra capacità di penetrazione su quei mercati, dove abbiamo diritto di stare con le nostre produzioni. Anche in virtù di quel fattore di reciprocità che spesso ci vede soccombere, quando si tratta di tutelare le nostre produzioni d’origine”. “Daremo un segnale netto – ha aggiunto – non accettiamo di sottostare a vincoli che limitino il nostro export in giro per il mondo, in un momento particolare come questo, in cui siamo la prima Regione, forse d’Europa, che ha deciso non solo di anticipare la Pac per andare in aiuto alle aziende e al settore, ma anche di aumentare la percentuale di contribuzione”.

NECESSARIA SINERGIA TRA CONSORZI E RISTORAZIONE – “I nostri vini e i nostri formaggi sono sempre più apprezzati all’estero, come conferma la crescita dell’export registrata nel 2012 da entrambi i comparti – commenta Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia -. A maggior ragione le nostre produzioni, che quanto a qualità non sono seconde a nessuno, devono trovare maggiore spazio sulle tavole dei ristoranti e nelle  astronomie  della Lombardia. L’impegno di Unioncamere è, ancora una volta, quello di aiutare i consorzi di tutela a consolidare sinergie e collaborazioni con il mondo della ristorazione e della distribuzione. Questo anche in vista di Expo 2015, che rappresenterà il momento in cui mettere a frutto l’attrattività turistica del territorio lombardo e delle sue produzioni di eccellenza”. (Ln)

 

 

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